Correva... sentiva il vento scivolare sul visto e agitare i capelli... ma teneva gli occhi chiusi, era troppo forte il dolore, che gli divorava il corpo e la testa, non riusciva a pensare, a capire cosa stesse succedendo, si sforzava solo di rimanere appeso con tutte le sue forze alla moto, l'unico punto saldo che gli rimaneva... che correva, conducendolo da qualche parte... 

numero 1
**Crescendo**

di Xel aka Joji

 

John osservava la neve calare lentamente attraverso la finestra.
Fuori si gelava, ma al riparo dentro le mura di spesso legno della casa di Quinn riscaldato dal fuoco del camino, trovava conforto anche rimanendo in accappatoio.
Da quanti mesi era li?
Tanti... ma non aveva la forza di andarsene... non aveva la forza di tornare a vivere...
Ma sarebbe stato poi vivere? Roxanne era morta ed ogni tentativo di ritrovare Emma e Craig era andato a vuoto...
Aveva fallito nella sua vita, come uomo, marito e padre...
Cody, Miranda, Clara, Wolf e Quinn avevano cercato più volte di tirargli su il morale, gli dicevano che erano loro la sua famiglia e come una famiglia avrebbero vissuto...
Ma Blaze non dava loro ascolto: aveva perso la sua famiglia e lentamente stava perdendo la voglia di vivere...
Fu strappato ai suoi pensieri da un'esplosione non molto lontana...
"Ma che...?" si sollevò in piedi e vide una nuvola di fumo alzarsi nel piccolo avvallamento accanto la casa di Quinn.
Si infilò un paio di jeans e la giacca di pelle e corse fuori a vedere cosa fosse successo.
Fiamme si alzarono accanto ad una roccia, ma non c'era da preoccuparsi... la neve le avrebbe estinte nel giro di qualche minuto...
Ma era ben altro a preoccupare John, aveva subito riconosciuto la sagoma della moto che si era andata a schiantate contro il masso: era la moto di Ghost.
Corse rapidamente in direzione del mezzo e si stupì nel trovarla completamente distrutta: i copertoni erano dilaniati, i paraurti in frantumi, il sellino lacerato, il serbatoio incrinato... Stava letteralmente cascando a pezzi...
Un mugolio attirò la sua attenzione: semicoperto dalla neve vi era un corpo.
Lo sollevò e vide che si trattava di suo fratello: Dan Ketch.
"Dan! Che è successo..." Il volto del ragazzo era paonazzo e contuso, aveva il corpo pieno di ferite, nel pugno destro stringeva il medaglione del potere, quello che un tempo era sul serbatoio della moto.
Le fiamme si alzarono "Dannazione... non sembrano intenzionate a spegnersi... meglio allontanarsi..." Si caricò Dan sulle spalle e si mosse verso la casa di Quinn.
Si erano spostati di solo pochi passi, quando una fiammata si alzò verso il cielo, ingoiando l'intera moto e dopo un attimo si spense.
Il demoniaco mezzo era sparito.
"Ma cosa diavolo sta succedendo..."
 

*interludio*
Un pub in un luogo lontano.
Seer era seduta al bancone a gustarsi un martini.
"Uff... sempre la stessa musica vecchia e stravecchia..." borbottò.
Uno degli specchi del locale ondeggiò, come se fosse stato fatto d'acqua; al riflesso della ragazza si sovrappose quello di un uomo, che fece un passo entrando nel pub.
"Custode... quanto tempo... che aria tira a Cypress Hill?" esclamò la ragazza.
"Brutta aria Seer..." portò avanti una mano e gli mostrò una grossa roccia, su cui era come intagliato un teschio.
La ragazza sbiancò "Zarathos? Non sarà mica..."
"Non ancora..." l'anticipò il Custode "ma non manca molto..."
"Allora il Sangue si deve mobilitare!" esclamò Seer.
L'uomo sputò in un angolo del locale e poi esplose in una fragorosa risata "È un bel po' che vaghi nel mondo degli umani e non fai ritorno a casa, eh, Seer? Beh... ti do una brutta notizia." sputò nuovamente "Il resto del Sangue è morto... Siamo gli ultimi della nostra razza!"
Seer divenne ancora più pallida "Non è possibile... Allora... dobbiamo contattare Ghost..."
"Caschi di nuovo male..." ridacchiò il Custode "Ghost... non esiste più!"
*fine interludio*

  "John cos'è stato?" fece Miranda uscendo dalla stanza, si fermò quando vide Blaze farsi avanti con un corpo esanime.
"Ma che diavolo... quello è Ghost!" esclamò Wolf spuntando alle spalle della donna "Cosa diavolo vuole?"
"Lui non è Ghost..." mormorò John riponendo Dan sul divano "È mio fratello... è l'unica famiglia che mi rimane..."
Anche Cody e Clara uscirono dalle loro stanze.
"Sembra ferito..." mormorò la donna.
John colpì con il dorso della mano il volto del ragazzo "Dan... Dan... mi senti?"
Il ragazzo aprì gli occhi, vedendo confusamente il volto di John, ma a questi si sovrappose d'improvviso una visione: vide Ghost, inginocchiato a terra, sporco di sangue... e tra le sue braccia...
"Nooo!" Dan si alzò di scatto dal divano, gridando, mise un piede in fallo e rovinò a terra.
"Il ragazzo è impazzito..." mormorò Wolf, mentre John aiutava Dan a rialzarsi.
"Dan! Che diamine sta succedendo? Come sei finito qui? E perché la moto di Ghost è distrutta?" chiese concitatamente John.
"Io..." Dan si avverò i capelli con le mani "Non riesco a ricordare... è.. doloroso..."
Clara gli poggiò una coperta sulle spalle "Non sforzarti di ricordare se ti fa male... vedrai che piano piano..." come emulando il gesto di Danny di poco prima, anche Clara lanciò un grido.
"Ma è contagioso?" si chiese Wolf.
"Clara che succede?" domandò Cody sostenendola.
"Stanno arrivando..." mormorò la donna.
"Chi?" esclamò Blaze.
"Le bestie dello Stige..." sussurrò e poi svenne.
 

*interludio*
"Madre... mi hai chiamato..."
Blackout si fece avanti tra le nevi dell'altopiano canadese, i vestiti che indossava erano stracciati e sul petto aveva un ampio buco.
Lilith lo osservava dal suo giaciglio di pelle d'orso, la pancia della strega era enorme e vibrante, il suo volto sudato e contratto.
"Come gia fece Outcast, ti libererò dal tuo tormento e farò rinascere la stirpe dei Lilin!" gridò il vampiro alzando un pugno verso il cielo.
"No... non puoi..." sibilò Lilith "Stavolta... per far nascere il seme del mio ventre... c'è bisogno di una cosa..."
"Di che si tratta?" chiese Blackout.
Lilith strinse il viso del figlio tra le mani e lo avvicinò al suo sussurrandogli qualcosa all'orecchio.
"Ma quello è nel..." ringhiò Blackout allontanandosi dalla madre "Cercalo..." rantolò Lilith "Cercalo e portalo da me..."
*fine interludio*
 

"Le bestie dello Stige?" sbottò Blaze "È impossibile! Sono state eliminate quando è stato distrutto il circo Quentin!"
"Lo sapevo che quel tipo avrebbe portato solo guai..." borbottò Wolf aprendo una cassa: ne trasse un grosso fucile.
Un ruggito risuonò nell'aria, al di fuori della casa.
Blaze tirò fuori la sua pistola "Sono davvero loro... Cody... metti in salvo Melissa e Clara... Dan non credi sia il caso di diventare Ghost?"
Dan tremò, stringendo le braccia al petto "Io... non so..."
Cody e le due donne si stavano dirigendo verso l'uscita posteriore, ma la porta si schiantò davanti ai loro occhi e si trovarono di fronte a una schiera di bestie ringhianti e puzzolenti.
"Fatevi indietro!" gridò Cody parandosi di fronte a Clara mentre le bestie gli saltavano addosso.
Prima che le creature gli fossero addosso, l'epidermide del ragazzo cambiò di colore, la sua muscolatura si gonfiò, i capelli crebbero come una criniera e i denti divennero zanne.
Gli artigli di Cody fendettero l'aria, lacerando le carni delle bestie, ma per ognuna che respingeva fuori dalla casa, un'altra rientrava dentro.
"Cazzo! Sono già qui!" grugnì Blaze.
Le finestre della casa si infransero, ed un'altra frotta di bestie si rigettarono all'interno della piccola costruzione.
Wolf iniziò a sparare all'impazzata, abbattendone quanto più poteva "Clara! Melissa! Andate fuori di qui!"
Ma prima che le due donne potessero muoversi, una creatura si avventò su di loro, calando le sue fauci sul braccio di Clara.
John puntò il fucile contro la bestia e questa si ritrovò con la nuca avvolta dal fuoco infernale, poi corse subito ad accertarsi delle condizioni della donna "Dan! Cosa diavolo aspetti a far saltare fuori Ghost? Il sangue innocente è stato versato! Che altro ci vuole?"
Dan strinse il medaglione nella mano, fino a farla sanguinare.
"Io..." gridò il ragazzo "Non ci riesco.. non posso trasformarmi... io non sono più Ghost!"
 

*interludio*
In un profondo sotterraneo, una stanza buia, illuminata da alcuni candelabri sul pavimento, al centro un letto dalle lenzuola bianche
Sul letto, un uomo riposava.
"Signore... ci spiace disturbarla..." fece una voce all'ingresso della stanza.
L'uomo si rigirò tra le lenzuola per qualche secondo e poi si alzò in piedi: era completamente nudo, fatta eccezione per il lenzuolo stesso, che gli ricadeva indosso. "Che succede?"
"Lord Deathwatch... come lei ci ha ordinato, abbiamo continuato a tenere sott'occhio i membri dell'ex-circo Quentin..." fece la donna, accanto a lei comparve un'altra ragazza, che proseguì il discorso "Sembra che siano stati appena attaccati... e sembra che siano state le bestie dello Stige..."
"Mmm... Forse è opera sua..." mormorò Deathwatch.
"Sta parlando dell'uomo che noi... io e mia sorella odiamo? Lui è ancora vivo?" ringhiò una delle due ragazze.
"Si... ma questo non è importante per il momento... Quella persona non è più al sicuro con il Circo Quentin... Dovete recuperarla e portarla da me..." ordinò Deathwatch.
"Ma perché vi sta così a cuore?" chiese l'altra ragazza.
"Perché apparteniamo alla stessa stirpe..." rispose l'uomo "Siamo entrambi Translords... e siamo stati separati per troppo tempo..."
*fine interludio*

John era riuscito a spostare la battaglia sulla neve, mettendo cosi al sicuro Clara e Miranda.
"Come sarebbe a dire che non puoi trasformarti?!" gridò Blaze continuando a sparare: lui, Dan, Cody e Wolf erano schiena contro schiena, circondati dalle bestie dello Stige.
Quattro creature saltarono contemporaneamente addosso a Cody, trascinandolo a terra, Wolf gli andò dietro, liberandolo degli aggressori a fucilate.
"Non ci riesco.. non so come..." Dan chiuse un attimo gli occhi, cercando di ricordare, e lo rivide: Ghost che teneva tra le braccia una persona morente. "Nooo!" gridò nuovamente il ragazzo, il medaglione tra le sue mani infuocò e tra esse apparve una catena fiammeggiante, la fece ruotare nell'aria, lanciando anelli infuocati tutt'intorno.
"Nonostante tutto ha ancora accesso al fuoco infernale..." constatò una figura che osservava la scena non molto distante, seduto su un ramo: era un uomo, indossava una tuta di cuoio e il volto era celato da una maschera nera, sulla nuca si alzava una fiamma.
"Come anche Blaze d'altronde... questo vuol dire che ci servono tutti e due! Prendiamoli!" rispose una ragazza che gli era accanto, vestita esattamente come lui.
Spiccarono un balzo e si misero in volo verso il luogo della lotta.
Tutti i presenti alzarono lo sguardo al cielo, vedendo una scia di fiamma solcare la volta celeste.
I due misteriosi individui scesero in mezzo al campo di battaglia.
"E voi chi cazzo siete?" chiese Blaze.
"Puoi chiamarci Astaroth e Astarte... E siamo qui per prendere Dan Ketch e John Blaze..." esclamarono insieme i due.
"Più facile a dirsi che a farsi!" gridò John sparando verso il ragazzo.
La fiamma avvolse il corpo di Astaroth che invece di bruciare, assorbì il fuoco infernale.
"Ma.. non è possibile..." mormorò Dan.
"Non perdiamo altro tempo!" Gridò Astarte, lei e Astaroth alzarono le mani in aria e iniziarono a brillare, un cerchio di fiamme si accese, come unendo i corpi dei due, al centro del cerchio vi erano John e Dan.
Il cerchio si restrinse, legando il corpo dei due, poi esplose in una fiammata e sparirono.
"Bene..." Astaroth e Astarte si alzarono in volo e scomparvero.
Dan e John si trovarono con il muso sul freddo pavimento di quella che sembrava una gabbia per animali.
Blaze fu il primo a riprendersi e iniziò a calciare contro l'inferriata "Ehi! Che scherzo è questo?! Lasciateci andare! Devo aiutare Wolf e Cody..."
Una voce giunse dall'oscurità"E così... il giovane Ketch non può più diventare Ghost... Tutta via può ancora usare il fuoco infernale... quindi ciò non sarà di intralcio al progetto..."
"Chi va la?" esclamò Dan.
Si fece avanti un uomo su una sedia a rotelle.
Dan sbarrò gli occhi "Anton Hellgate... ma tu eri morto!"

"Anche lei è morto, Mr. Ketch... per ben due volte...Quindi sa meglio di me come per, alcune persone, la morte sia un concetto completamente irrilevante... Ma non perdiamoci in chiacchiere... vi ho condotto qui per un motivo ben preciso..." Hellgate premette un interruttore e una luce si accese, mostrando il contenuto di una teca: uno scheletro dalle fattezze ben poco umane.
"Lo scheletro... di vendetta?"
"Vedo che avete riconosciuto il vostro vecchio amico..." si congratulò Hellgate "Bene... preparatevi, perché tra poco, assisterete alla sua rinascita!"

proxima:
******SPIRITI DELLA VENDETTA******
**La fiamma si spegne**
Badilino ritorna in vita e gli Spiriti della Vendetta si riuniscono... solo per perire sotto la mano dei Caduti?
E quale sarà il destino degli amici di Blaze? E chi sta per arrivare dritto dritto dall'inferno? E che fine ha fatto Ghost?

 

Cimitero di Cypress Hills, stava cominciando ad albeggiare.
Seer e il Custode si trovavano sulla volta della cripta su cui un tempo era stato posto il corpo pietrificato di Zarathos.
Della statua non erano rimaste che le gambe.
"Com'è successo?" chiese Seer.
"Due tipi mascherati..." mormorò il Custode calciando un ciottolo "Vestiti di pelle e con i capelli in fiamme... hanno fatto esplodere la statua e hanno preso un cristallo contenuto al suo interno..."
Seer tirò un sospiro di sollievo "Allora Zarathos non è tornato in vita..."
"Pensi che abbiano preso il cristallo per farci qualche pezzo di bigiotteria?" il Custode sputò su quel che restava della statua "Lì era rinchiusa l'anima di Zarathos... se l'hanno presa vorranno farla ritornare in vita..."
Seer osservò preoccupata l'uomo "Ma Ghost... è davvero morto?"
Il Custode osservò "Non è così semplice da spiegare..."

numero 2
**La fiamma si spegne**  

di Xel aka Joji

 

"Cosa diavolo vuoi fare, Hellgate?" gridò Blaze.
"Diciamo... che è solo un piccolo esperimento..." L’uomo sulla carrozzella si avvicinò ad una consolle di comandi "diciamo che devo concludere un esperimento che altro non è che la prova generale di un altro più importante... È stato molto faticoso riuscire a recuperare i resti di Badilino... o Vendetta, se preferite chiamarlo cosi... Spero che non renderete il tutto più difficile di quanto lo sia già stato. "
Dan era seduto sul fondo della gabbia, con un braccio sul ventre, nella mano continuava a tenere il medaglione del potere, mentre la catena con cui aveva fronteggiato le bestie dello Stige era sparita.
Nella sua mente albergava la confusione... sembrava che i ricordi più recenti della sua vita gli fossero stati strappati via dal cervello lasciando aperta, però, un'ampia ferita sanguinante sul cranio.
*Io... non riesco più a diventare Ghost... Ma quand'è l'ultima volta che lo sono diventato? Ricordo... quando ho lottato contro Threnody... e poi quando con Jennife...* sentì come un chiodo penetrargli la fronte "Aaaaaaaaargh!" cominciò a colpire le sbarre di ferro con la testa per sentire un dolore che gli facesse passare quello che gli faceva esplodere il cervello *Perché... perché non riesco a ricordare!*
John gli fu subito accanto "Daniel! Che succede? calmati!"
"La prego, mr Kecht... non vorrei che rovinasse il suo corpo, almeno non prima che io l'abbia usato a dovere..." ridacchiò Hellgate.
"Zitto tu!" John puntò il fucile contro l'uomo e premette il grilletto.
Il fuoco infernale passò attraverso le sbarre, puntando contro l'uomo, che tuttavia non fece una piega.
Di fronte a Hellgate apparvero due figure, che bloccarono l'attacco di Blaze, assorbendo il fuoco infernale.
"Di nuovo voi!" ringhiò, riconoscendo Astaroth ed Astarte.
I due si posizionarono al fianco di Hellgate "Come vede, il suo fuoco infernale è inutile " spiegò l'uomo "Dato che i miei fedeli sottoposti riescono ad assorbirlo senza problema, dato che scorre nelle loro vene..."
"Ma perché! Chi diavolo sono questi due?" ringhiò Blaze.
"Questo non la riguarda, mr Blaze..." Hellgate premette un tasto sulla consolle e dal pavimento della gabbia vennero fuori dei tentacoli d'acciaio, che afferrarono John e Dan.
"E questi cosa sono?" mugugnò John cercando di liberarsi dalla presa dei tentacoli.
"Serviranno a prelevare il vostro contributo alla rinascita di Vendetta..." Hellgate iniziò a comporre un codice sulla tastiera "Ovvero, il vostro fuoco infernale!"

*Interludio*
Tra le nevi del New Jersey.
Wolf e Cody cercavano di tenere testa all'attacco delle bestie dello Stige, ma erano in minoranza numerica e si trovavano ormai con le spalle al muro.
"Cody... devi mettere in salvo Miranda e Clara... ti coprirò le spalle!" gridò Wolf.
"Non ti lascerò mai da solo!" ruggì Cody squartando una delle creature.
Un raggio di luce volò in mezzo alle bestie, carbonizzandone alcune.
Si udì chiaramente il rombo di due moto in lontananza.
"Dio, fai che sia John!" pregò Wolf, rimanendo stupito quando vide chi era alla guida dei due mezzi. "Steel Wind e Steel Vengeance?
[1] Quelle due dannate sono ancora vive? Ora sì che non abbiamo scampo!"
Ma a discapito delle aspettative di Wolf, le due ragazze eliminarono un buon numero di bestie, facendo fuggire le altre.
Si fermarono a qualche metro dalla casa, puntando i due uomini con i loro fucili al plasma.
"Lord Deathwacht ci ha ordinato di prelevare solo il Translord... vuol dire che agli altri possiamo fare quello che ci pare?" chiese Steel Vengeance alla sorella.
"Meglio non correre rischi... prendiamo solo il nostro obiettivo, senza uccidere nessuno..." rispose Steel Vengeance, poi si rivolse a voce alta a Wolf "Vogliamo che uno di voi venga con noi... agli altri non sarà fatto nulla di male, ci interessa solo il Translord!"[2]
Intanto, Miranda e Clara erano uscite fuori di casa.
"Uno di noi?" ringhiò Wolf "Tu sei la tr**a che ha ucciso Eli!" e le sparò contro.
Il proiettile rimbalzò sulla pelle d'acciaio della ragazza, senza procurarle alcuna ferita.
"Che stupido..." alzò una mano: vi era stretta una sfera d'acciaio.
La lanciò verso il gruppetto ed esplose a mezz'aria, rilasciando una nube di gas.
Quando la nube si diradò erano tutti svenuti.
"Prendi la persona che ci interessa..." ordinò alla sorella " E poi andiamo via di qui!"
*fine interludio*

"Cos'è che vuoi fare?" gridò John.
"Hai ben capito... userò il vostro fuoco infernale per riportare in vita Vendetta... ora per favore, fate silenzio..." Hellgate continuò a trafficare sulla tastiera per qualche minuto, finche un grosso pulsante rosso non si illuminò "Adesso... se tutto andrà bene... Assisteremo alla risurrezione di Vendetta... altrimenti Mr. Kecht e Mr. Blaze verranno carbonizzati... penso che sarò soddisfatto in entrambi i casi..." si scrocchiò le dita e premette il bottone.
Le funi d'acciaio che stringevano Dan e John si illuminarono e i corpi dei due si infiammarono.
"Aaargh.. il fuoco infernale..." Blaze strinse i denti fino a far sanguinare le gengive "Il dolore... è immane..." Nella sua mente tornò il ricordo della tortura subita dall'incisore: il suo corpo pareva bruciare come all'epoca.
Anche Dan gridava, la sua mente era un turbinare di colori e visioni, non capiva più niente.
L'intero laboratorio tremò.
Il fuoco assorbito dai tentacoli si riversò tramite un condotto all'interno della teca con lo scheletro, la quale andò in frantumi.
Lo scheletro rimase sospeso in aria per qualche secondo, avvolto dalle fiamme, poi intorno alle sue ossa si cominciò a ricreare la carne ed assunse l'aspetto di Michael Badilino, il corpo dell'uomo cadde verso il pavimento, si alzò, fece qualche passo e fu di nuovo avvolto completamente dalle fiamme, che gli diedero l'aspetto di Vendetta, fece ancora qualche passo, cadde a terra e infine le fiamme si estinsero lasciandolo al suo aspetto umano.
"Oserei dire che l'esperimento è più che riuscito..." Hellgate ripremette il pulsante e i tentacoli che trattenevano Dan e John si ritirarono, lasciandoli scivolare stremati a terra.
"Co... cosa... è su...ccesso..." balbettò Badilino, cercando di alzarsi da terra.
"È di nuovo vivo Lt. Badilino.." spiegò Hellgate"e sarebbe cortese da parte tua ringraziarmi per questo..."
Badilino strabuzzò gli occhi "Hellgate? Dannato! Io ti avevo ucciso!" si drizzò in piedi e si gettò verso l'uomo, trasformandosi in Vendetta, fu però colpito da una sfera di fuoco che lo spinse contro una parete.
"Non toccare Hellgate, pezzente..." lo insultò Astaroth, con il braccio teso in avanti.
Vendetta lo osservò "E tu chi sei... un bambino che si mette contro un adulto?" calò un braccio e lanciò una raffica di punte infuocate contro il ragazzo, che le evitò con dei rapidi salti.
Astarte era giunto alle sue spalle e lo colpì con un calcio alla schiena, Vendetta si voltò e la colpì con una fiammata, che però la ragazza assorbì senza colpo ferire.
"Dan..." mormorò Blaze avvicinandosi al fratello "Dobbiamo uscire di qui..." In quel momento Vendetta fu gettato contro le sbarre della prigione distruggendole.
"Morirete tutti, dannati!" gridò Vendetta gettandosi di nuovo contro i due.

*interludio*
L'inferno.
Tra le fiamme si levava il pianto di un bambino.
Mefisto osservava compiaciuto il suo regno dall'alto di una roccia.
Gli si avvicinò Threnody[3].
"Mi hai mandato a chiamare?" chiese la mutante.
"Non credevo avrebbe osato tanto..." disse il signore delle menzogne "Ha osato richiamare sulla terra l'anima di Badilino, che mi apparteneva di diritto..." si voltò a guardare Threnody "E ora di ricambiare l'ospitalità che ho offerto a te e tuo figlio... Ti manderò sulla terra... e dovrai riportarmi Badilino..."
"Ma io non voglio lasciare mio figlio da solo!" ribatté Threnody.
Gli occhi di Mefisto si infiammarono "Tu ANDRAI, vero?"
Threnody deglutì "Si..."
"Ti ho preparato anche un accompagnatore... ha un caratteraccio, ma ti aiuterà in caso di bisogno..." schioccò le dita e il terreno tremò.: si aprì una falda da cui fuoriuscì un'ampia croce intagliata della roccia.
Attaccato alla croce, tramite due pioli conficcati nei palmi delle mani, vi era un uomo dai capelli rossastri: il suo volto era contratto dal dolore e del suo corpo non era rimasto che il busto, sotto di lui dei piccoli diavoletti saltavano e afferravano lembi di carne con le fauci, ingoiandoli avidamente
"Il suo nome è Cletus Kasady... è una delle anime più corrotte che mi sia mai capitata... Per cento anni il suo corpo verrà divorato dai demoni, ma un po' di ferie gli faranno bene..." Mefisto afferrò uno dei diavoletti e lo strinse nel pugno, riducendolo ad una poltiglia rossastra "In queste condizioni non ti sarà molto utile... Ma per la vostra permanenza sulla terra gli farò un piccolo dono..." Gettò i resti del diavoletto addosso a Kasady e le carni di questi iniziarono a fumare e sciogliersi, mentre l'uomo gridava furiosamente: dai buchi sul corpo d'un tratto uscirono dei tentacoli rosso sangue, che avvolsero il corpo dell'uomo, rigenerandone le gambe.
Mentre la sostanza rossa lo ricopriva del tutto, la croce si disfaceva e l'uomo cadde a terra.
"Ti presento Carnage... spero facciate amicizia..." Fece un cerchio nell'aria con le dita e intorno al collo del mostro si creò un collare "Mi raccomando, attenta che non lo perda... è il suo legame con il regno degli inferi... Se, se ne liberasse non ne avresti più controllo..."
*fine interludio*

Hellgate tirò un floppy fuori dal computer "Tutti i dati sono stati raccolti... ora possiamo andare figlioli..."
Astaroth e Astarte si voltarono "Ma... Vendetta?"
"Non posso rischiare che vi feriate... mi servite..." spiegò l'uomo.
"Non ti lasceremo andar cosi facilmente!" Blaze si trascinò fuori dalla gabbia, affiancandosi a Vendetta e puntando Hellgate con la pistola.
"Mi spiace mr Blaze... ma abbiamo molto da fare... Però c'è qualcuno che sarà lieto di passare un po' di tempo con voi...
Una saracinesca si alzò ed entrò una schiera di una decina di individui, di cui solo tre erano dei volti noti a Blaze e compagni.
Si trattava del Patriarca, membro della razza del Sangue, Ranter, il mostruoso mago, e Metarchius, la crudele mutaforma.
"Ma cosa diavolo ci fanno loro qui?" esclamò Dan.
Intanto Hellgate era stato sollevato in aria da suoi due sottoposti "Sono qui per voi... certo, mi spiace un po' sapere che Badilino sarà ucciso subito dopo essere stato portato in vita... ma una prova era necessaria... ora vi saluto, addio!" e volarono via attraverso un'apertura nel soffitto.
"Metarchius... Patriarca... speravo foste morti..." sibilò John "Sistemerò ora questa piccola incongruenza!"
"Ah, ah, ah..." il Patriarca alzò le mani in alto "Siete patetici, Spiriti della Vendetta! Non avete speranza contro i nuovi Caduti!" [4]
Uno degli esseri, dall'aspetto di rettile si gettò contro Blaze "Komodo sarà lieto di assaggiare le tue carni!"
"Assaggia questo!" Blaze premette il grilletto, ma non accadde nulla "Ma che caz..." Komodo gli fu addosso e lo trascinò a terra, Dan cercò di aiutarlo, ma alle sue spalle apparve una creatura con un grosso occhio al posto della testa.
"Sei un semplice umano... che speranze vuoi avere contro me, il Beholder?" l'occhio iniziò a risplendere, confondendo i sensi di Dan.
"Non... riesco a evocare la catena..." mormorò il ragazzo.
Vendetta allontanò gli aggressori di Dan e John con una fiammata "Che aspettate? Dovete Combattere!"
"Dannazione... non possiamo..." imprecò Blaze.
"Allora è vero..." Dan si guardò i palmi delle mani "Hellgate ci ha sottratto il fuoco infernale..."
I nuovi Caduti avevano ormai circondato gli Spiriti della Vendetta e si apprestavano a lanciare l'ultimo attacco.

proxima:
******SPIRITI DELLA VENDETTA******
**Il cristallo dell'anima**
Che speranze avranno Dan e Blaze senza fuoco infernale contro i nuovi Caduti? Basterà l'aiuto del redivivo Vendetta a fronteggiare la minaccia?
E, mentre rientrano in scena vecchi personaggi, il più terribile dei nemici sta per tornare in vita!

 

"Bruciate al soffio di Ignus!" gridò un Caduto dall'aspetto efebico con lunghi capelli rossi, e dalla sua bocca fuoriuscì una sfera infuocata.
"O preferite gelare al tocco di Silph?" una ragazza dalla pelle bianca portò avanti una mano e generò una raffica di scaglie di ghiaccio.
Vendetta si frappose fra i Caduti ed i compagni e roteando la catena respinse gli attacchi.
"Siamo con le spalle al muro..." disse Blaze "Senza il fuoco infernale, io e Dan siamo completamente inutili..."
Il Patriarca portò una mano innanzi "Lanciate l'ultimo attacco, Caduti... e distruggete il nostro nemico..."
Improvvisamente una luce accecò tutti i presenti e un portale si aprì innanzi a Blaze e compagni.
Ne uscirono fuori il Custode e Seer.
"Ma dove cazzo siamo?" chiese l'uomo guardandosi intorno, poi si rivolse a Dan "Muovete il culo ed entrate dentro... non possiamo perdere un altro minuto!"
I tre entrarono di corsa nel portale, mentre il Custode lanciava un'occhiata al Patriarca.
"Vi troveremo!" annunciò il Patriarca.
"Ci conto..." rispose il Custode, sputando verso l'uomo "Ho intenzione di usare la mia pala per aprirti il..."
Il portale si chiuse e nel laboratorio rimasero solo i nuovi Caduti.

Numero 3
**Il cristallo dell'anima** di Xel aka Joji

Si ritrovarono nel Night Club del Sangue.
Nulla era cambiato in quel luogo, nonostante fosse passato molto tempo da quando si erano riuniti lì in seguito agli eventi dell'assedio delle tenebre, sembrava che lì il tempo non scorresse.
Il Custode squadrò vendetta "A quanto pare le notizie riguardo la tua morte erano tutte esagerazioni..."
Una fiammata avvolse il corpo della creatura, che tornò alle sembianze di Badilino "Io... fino a qualche ora fa... ero morto... il mio corpo veniva lacerato dalle torture infernali... ma Hellgate mi ha riportato in vita... Non so come, non so perché..."
"Sembra che fosse una prova..." mormorò Blade seduto al bancone del bar "Dobbiamo trovare Hellgate... e fermarlo, qualunque cosa stia cercando di fare..."
"Hellgate non sarà il vostro primo pensiero..." grugnì il Custode "C'è un casino più grosso..."
Dan era seduto a un tavolo in disparte, che ascoltava i discorsi senza prestarvi molta attenzione, la sua mente era occupata a cercare di dare un senso a tutto quello che stava accadendo, a partire dalla sparizione di Ghost...
Pensando allo spirito della vendetta, apparve di nuovo nella mente del ragazzo la visione di Ghost lordo di sangue; si alzò di scatto rivolgendosi al Custode "Custode! Cosa diamine è successo a Ghost?"
Il Custode prese uno stuzzicadenti poggiato sul bancone e se lo infilò tra i denti "Non lo so... So solo che non siete più un'unica cosa, quando vi siete separati, l'ho sentito dentro... ma quello che è successo lo sai solo tu..."
"Ma io non riesco a ricordare!" gridò Dan battendo sul tavolo con il pugno "E poi... se non sono più Ghost, perché sono riuscito a richiamare il fuoco infernale, mentre lottavamo con le bestie dello Stige?"
"Come per Blaze, il tuo far appello al fuoco infernale." spiegò il Custode "Prescinde dal tuo essere Ghost...Ma non è questo il momento di parlarne..."
Seer trasse fuori un paio di jeans e una camicia da sotto il bancone e li passò a Badilino che fino a quel momento era rimasto nudo "Il Custode sta tergiversando perché non sa come dirvi che Zarathos sta per tornare..."
I tre quasi sbiancarono "Zarathos?"
"Mi stupisco ad accorgermi che a volte la tua mancanza di tatto supera la mia Seer..." ridacchiò il Custode "Non siamo sicuri di cosa sia successo... Semplicemente due tipi vestiti di nero, con i capelli in fiamme hanno sottratto dalla statua il cristallo dell'anima in cui è sigillato Zarathos..."
"Due tizi... in fiamme?" Blaze scambiò un'occhiata con Dan "Forse... sappiamo di chi parli..."

*interludio*
La donna aprì il frigorifero e prese un cartone di latte.
Si sedette al tavolo e se ne versò un bicchiere.
Frances Ketch[5]  guardò la cucina vuota e lanciò un sospiro, ricordando che quando i suoi figli erano ancora dei bambini, quando il sole non si era ancora alzato, si affannava tra i fornelli per preparare loro la colazione e appena suonava la sveglia, quelle piccole pesti correvano attorno al tavolo ridendo e facendola impazzire.
Il campanello suonò, ridestandola dai suoi pensieri.
Aprì la porta e si trovò di fronte Stacy Dolan.
"Scusi l'orario signora Ketch..." La ragazza parlava tenendo gli occhi bassi, per lungo tempo era stata la cosa più simile ad una fidanzata che suo figlio avesse.
"Fa niente... ultimamente dormo molto poco..." fece la madre di Dan "Vuoi entrare?"
"Io...ecco... oggi, ho sognato... che Dan tornava..." mormorò la ragazza "E per un attimo... ho sperato che fosse la realtà... e che tutto il resto, demoni e mostri, fosse solo un incubo..."
Frances Ketch abbracciò la ragazza "Entra dentro... ti preparo un caffè caldo..."
Le due donne entrarono, chiudendosi la porta alle spalle.
*fine interludio*

Cimitero di Cypress Hills. È
"Quindi è stato Hellgate a rubare il cristallo..." Blaze si fece avanti tra le tombe.
"Pensate che voglia cercare di resuscitarlo, come ha fatto con me?" chiese Badilino.
"Ma per quale motivo?" esclamò Seer "E, in ogni caso, non gli manca la materia prima, ovvero il fuoco infernale?"
"Il motivo lo ignoro, ma per quanto riguarda il fuoco infernale non avrà problemi... Astaroth e Astarte erano in grado di utilizzarlo meglio di noi..." Dan alzò lo sguardo verso il mausoleo su cui un tempo svettava la statua di Zarathos.
"Se Zarathos torna in vita siamo fo****ti... L'ultima volta i nove lo hanno sconfitto per il rotto della cuffia..." fece il Custode, poi osservò Dan " e con gravi perdite[6]... Dovete ritrovare Hellgate..."
"Ma da dove iniziamo?" ringhiò Badilino trasformandosi in Vendetta "Ci sono più probabilità che sia lo stesso Zarathos a trovarci non appena torni in vita!"
Aveva appena pronunciato le ultime parole, che venne travolto da una raffica di punte.
"Ma cosa?" tutti alzarono lo sguardo al cielo per vedere chi avesse colpito Vendetta, e videro Carnage su un aliante creato con il suo simbionte demoniaco, e accanto a lui una donna dalla pelle scura.
"Quello è... Cletus Kasady, Carnage... ma l'altra chi è?" chiese John.
" È Threnody.. ma pensavo fosse morta!" rispose Dan.
Threnody saltò in cima a una lapide "Prendi Vendetta e andiamocene di qui!" ordinò a Carnage "Voglio tornare al più presto a casa!"
Carnage non se lo fece ripetere due volte e si lanciò verso Vendetta sibilando.
Vendetta gli gettò contro uno spuntone d'osso fiammeggiante, ma la creatura lo intercettò allungando i tentacoli del costume, causando una rumorosa esplosione.
Stordito dal botto, Vendetta non riuscì a sfuggire alla presa del demone, che lo afferrò per la vita e lo sollevò in aria, gettandolo poi contro una parete del mausoleo.
Vendetta allungò la catena, usandola per afferrare Carnage al collo e trascinarlo a terra, dopo di che gli saltò addosso, colpendolo con un pugno al volto.
Kasady spalancò le fauci e gli morse con violenza la mano.
"Dobbiamo aiutarlo!" John e Dan si lanciarono verso la battaglia, ma il Custode allungò le braccia, afferrandoli per la collottola e fermandoli.
"Non fate cazzate! Senza il fuoco infernale non avete speranze..." strinse i denti e lanciò un fischio "Ho chiamato un amico che riposa qui vicino... lui darà una mano a Vendetta, ma noi non muovete le chiappe..."
Carnage ghermì il teschio fiammeggiante di Vendetta con gli artigli, l'alter ego di Badilino fece un passo indietro, facendo vibrare di nuovo la catena nell'aria.
Il demone allungò i tentacoli verso il ramo di un albero e spiccò un balzo in aria, punte acuminate di color vermiglio gli spuntarono sulla schiena e saettarono verso Vendetta, ma d'un tratto una lama lo colpì alle spalle, facendolo cadere di nuovo a terra.
"Chi è stato?" ringhiò furioso il demone.
"Custode… non mi hai dato nemmeno il tempo di farmi bello... spero sia importante..." Da dietro una lapide apparve un uomo di colore, indossava un paio di pantaloni di pelle aderenti, una maglia di rete e un paio di piccoli occhiali da sole con le lenti rotonde.
"Suicidio?" esclamò Dan sorpreso, si voltò verso il Custode "Ma che ci fa qui?"
"Beh... l'hai lasciato nelle mie mani dopo che di lui non era rimasto che lo scheletro..." spiegò l'uomo "Gli ci è voluto qualche mese per rigenerarsi completamente... e poi ha deciso di rimanere qui... dice che gli piaceva l'atmosfera..."
"Mi farò uno scialle con le tue budella!!!" ruggì Carnage gettandosi su Suicidio, gli piantò gli artigli nel ventre e iniziò a scuoiarlo.
"Oh si!!!" gridò l'uomo, in preda all'estasi "Uccidimi, fammi male, lasciami sanguinare!" il suo corpo fremeva, mentre le mani del demone si facevano largo tra le sue carni "La maledizione di Mefisto mi impedisce di morire... ma il dolore che mi riempie la testa mi inebria di piacere!"
Carnage lo gettò in aria, lo puntò con la mano e sulla punta delle dita si accese una fiamma, allungò i tentacoli verso suicidio e lo strinse in una morsa fiammeggiante. "Il fuoco... non solo ne sono immune... ma riesco ad evocarlo!" ruggì compiaciuto Carnage.
"Mefisto ha dato un grande potere a quel pazzo... grazie al cielo appena finirà questa storia ritornerà all'Inferno..." mormorò Threnody.
"Si!!!" gridò Suicidio mezzo carbonizzato "Bruciami!!!"
Intanto Vendetta aveva avuto il tempo di riprendersi, si era alzato in piedi ed aveva allargato le braccia, intorno alle mani. Iniziò a brillare il fuoco infernale.
"Muori dannata creatura!" gridò Vendetta riversando tutto il suo potere su Carnage.
Il demone ebbe solo il tempo di intercettare l'attacco con un nugolo di tentacoli infuocati, e il cimitero di Cypress Hills fu travolto da una gigantesca esplosione.

*interludio*
Nevi del New Jersey.
Appena notò il campo di battaglia attorno alla sua casa, Quinn premette l'acceleratore del suo furgoncino.
Era tutto distrutto, la casa devastata, corpi di creature inerti tutt'intorno.
Notò il corpo esanime di Wolf e corse a soccorrerlo.
"Che è successo?" gli chiese non appena riprese i sensi.
"Troppe... cose..." tossì il nano "Le bestie... dello Stige... Blaze e Ketch... spariti... e poi... Steel Wind... cercava... il Translord..."
Wolf perse di nuovo i sensi.
Quinn si guardò intorno, non c'era traccia degli altri compagni del circo.
"Il... Translord..." sussurrò "Allora... è giunto il momento..."
*fine interludio*

Dan e John ripresero i sensi poco lontano dal luogo del combattimento.
"Ouch..." bofonchiò Dan massaggiandosi la nuca "Sto perdendo i sensi più volte questa notte che in tutta la mia vita..."
"Me ne f***o di quel che dice il Custode!" ringhiò Blaze alzandosi "Dobbiamo aiutare Vendetta..."
Dan si alzò poggiandosi a una lapide "Se non ci sbrighiamo a sconfiggere Carnage c'è il rischio che Hellgate..." Le parole gli morirono in bocca quando vide, aldilà della lapide, proprio Hellgate, con al suo fianco Astaroth e Astarte.
"A quanto pare i nuovi Caduti non sono riusciti nel loro compito..." constatò l'uomo, era seduto sulla sedia a rotelle e teneva in grembo il cristallo dell'anima.
"Hellgate... allora l'hai preso tu!" Blaze fece per saltarsi addosso, ma Astaroth tirò fuori una pistola e gli sparò alla gamba.
Dan si accorse solo allora che attorno alla nuca dei due lacchè di Hellgate non ardeva più la fiamma.
"Hai... ripetuto l'esperimento?" chiese Dan "Hai... cercato di riportare in vita Zarathos, così come hai fatto con Vendetta, usando il fuoco infernale dei tuoi sottoposti?"
Hellgate sorrise "Siete più svegli di quanto pensassi" alzò il cristallo verso il cielo della notte "L'esperimento è nuovamente riuscito... Tuttavia, il fuoco infernale che ha risvegliato lo spirito di Zarathos necessita di un corpo sui cui attecchire affinché la risurrezione sia completa..." indicò il loculo sui cui era poggiato Dan "E la scelta è caduta su questo..."
Dan sbiancò in volto, saltò aldilà della lapide e lesse a chiare lettere -B A R B A R A  K E  T C H-.
"Vuoi... usare il corpo di Barbara?" indietreggiò di alcuni passi e davanti ai suoi occhi riapparve il volto della sorella, il suo sorriso innocente... il suo corpo ferito a causa di Deathwacht... e la sua morte per mano di Blackout...
Dan si accasciò a terra con le mani nei capelli, ripetendo un concitato "No!".
"Sei un bastardo Hellgate! Perché vuoi riportare in vita Zarathos?" gli chiese Blaze.
"Suvvia Mr. Blaze... i cattivi che perdono tempo riassumendo i piani malvagi, in modo di dare l'occasione agli eroi di trovare come sconfiggerli, sono storia vecchia... non siamo mica in un telefilm di Batman..." Hellgate osservò la tomba di Barbara Ketch, sbarrò gli occhi e la terra sulla bara fu spazzata via; il coperchio della bara si sollevò, mostrando le ossa della ragazza.
Blaze distolse lo sguardo.
Hellgate pronunciò alcune parole in una lingua sconosciuta e gettò il cristallo all'interno della bara gridando "Risorgi, Zarathos!"
Una fiammata si alzò fino al cielo.

Carnage teneva le mani strette sul collo di Vendetta, bloccandolo a terra.
" È nostro..." stridé.
Threnody si avvicinò a Vendetta, stringendo tra le mani un collare con delle punte " È stato più facile di quello che sembrasse..."
Accanto al mausoleo, Seer e Suicidio giacevano privi di sensi.
Threnody legò il collare al collo di Vendetta e un fulmine squarciò il cielo.
Di fronte a loro si aprì un portale verso l'infero.
Mefisto avanzò verso di loro.
"Ottimo lavoro miei cari..." si congratulò.
"L'ho fatto solo perché obbligato... se avessi potuto scegliere sarei andato a squartare nell'orfanotrofio pubblico!" ringhiò Carnage.
Mefisto finse di non ascoltarlo e si rivolse a Vendetta "Badilino. Spero che ti sia divertito in questa gitarella, perché ora tornerai a casa... C'è una massa di scorpioni che attende il tuo corpo per seviziarlo..."
Vendetta tornò al suo aspetto umano "Io... non posso... devo... aiutare... Blaze... e Ketch!"
In quel momento videro tutti alzarsi la fiammata della risurrezione di Zarathos.
Mefisto serrò i denti "Ma questo è.... Non è possibile... allora lui ha riportato in vita Badilino solo per distrarmi.. sapeva che se mi fossi accorto, avrei fatto di tutto per riavere..." si voltò verso Badilino "Beh, caro mio luogotenente, se ci tieni tanto a rimanere nel mondo dei vivi, potremo fare un piccolo patto... tu fai un favore a me, io ne faccio uno a te... non sarebbe di certo la prima volta..."[7]

Proxima
******SPIRITI DELLA VENDETTA******
**Il seme del Male**

Zarathos è rinato nel corpo di Barbara Ketch, e gli Spiriti della Vendetta sono costretti a un patto con il diavolo.
È il momento di una vera e propria rinascita per i possessori del medaglione del potere!

 

I resti di Barbara Ketch si sollevarono dalla bara. Sullo sterno si era incastrato il cristallo dell'anima, che pulsava di un'intensa luce scarlatta.
Le ossa iniziarono a brillare e fumare, finché non vennero avvolte da una vampata.
Quando si estinse, di fronte agli occhi dello stupito Blaze, vi era Barbara Ketch, di nuovo viva e del tutto nuda.
La ragazza si guardò intorno, con occhi confusi, finché non vide Dan riverso a terra in stato confusionale.
Barbara fece un passo verso il fratello, cercando di dire qualcosa, ma il corpo fu di nuovo avvolto da una fiamma.
Quando questa si diradò, il corpo della ragazza era mutato.
Il volto era diventato un teschio incandescente, avvolto da un fuoco rosato, il corpo era diventato viola, aveva assunto sembianze maschili ed era avvolto in una lunga veste blu, nella mano destra teneva stretta una spada
"Zarathos... vive di nuovo!!!" gridò il Demone, mentre cimitero tremava.
 

 numero 4
**Il seme del Male** 

di Xel aka Joji

 

"Ho già fatto un patto con te, demone... e per questo soffrirò in eterno all'inferno... penso di averne avuto abbastanza!" ringhiò Badilino.
Mefisto sorrise "Beh... se stavolta accetti... rinuncio ai diritti sulla tua anima e ti permetterò di tornare nel mondo dei mortali..."
L'uomo ci pensò un attimo e poi chiese "Cosa dovrei fare?"
"Voglio Zarathos..." rispose il re delle menzogne.
Badilino scoppiò in una sonora risata "E basta? La luna no?" tornò serio "Io, Blaze, Blade, Frank Drake, Hannibal King, Morbius e quel gorilla che si faceva chiamare Strange...[8] L'ultima volta per sconfiggere Zarathos abbiamo dovuto unire le forze... e ci siamo riusciti per il rotto della cuffia... stavolta sono solo con un Blaze e un Ketch che non sono in grado nemmeno di difendersi... cosa pensi che possiamo fare?"
Mefisto si rivolse a Carnage e Threnody "Recuperate Blaze e Ketch..." poi si voltò verso l'uomo "Vi assicuro che con il mio aiuto potrete fronteggiare Zarathos... l'anima del demone mi appartiene di diritto... e la rivoglio!"

Dan aveva visto riapparire di fronte ai suoi occhi sua sorella.
Era identica a quel giorno... quando il suo corpo ferito da Deathwatch cadde a terra e lui, Dan, divenne per la prima volta Ghost...
Lo spirito della vendetta, era come nato nel sangue di sua sorella...
Alla morte di sua sorella si sovrappose l'immagine che l'aveva tormentato tutta la notte: Ghost, il giubbotto di pelle chiazzato di rosso... e un corpo tra le braccia... un corpo morente...
Il corpo squartato di Jennifer Kale...
Dan sbiancò in volto, si alzò e lanciò un grido, quando poi vide che era al cospetto di Zarathos lanciò un nuovo grido ancora più forte.
Il demone lo osservò con noncuranza, John allungò un braccio e lo tirò a se, allontanandolo dalla creatura infernale.
"Tu... eri... Ghost..." mormorò "Ma... non lo... sei... più... Voi... mi avete... ucciso.. ma ora... vivo... perché?"
"Il termine ucciso non è adatto al caso..." spiegò Hellgate avvicinandosi alle sue spalle "In quanto demone immortale, la tua potenza non può essere annullata... ma solo momentaneamente placata... La spada forgiata da Foundry, che ora stringi in mano, ha avuto questo effetto: ha sovraccaricato di potere il tuo corpo, trasformandolo in roccia, e rinchiuso nel cristallo nell'anima il tuo spirito addormentato... Sono io che l'ho risvegliato, bombardandolo con il fuoco infernale..."
Zarathos lo osservò in silenzio per qualche secondo "Chi sei tu?"
"Il tuo nuovo padrone..." sentenziò l'uomo.
"Zarathos non serve alcun padrone!" gridò il demone lanciando contro di lui la spada che teneva in pugno, la spada si trovò a rimbalzare su uno scudo invisibile, finendo tra i cespugli "Ma come..."
"Come diavolo ha fatto?" si chiese Blaze.
"Lord Hellgate è molto più potente di quanto sembri..." gli rispose Astarte, che, assieme ad Astaroth, si trovava a qualche passo da lui "Non è un semplice umano come ha sempre fatto credere..."
"Chiunque tu sia non mi sottometterò al tuo volere!" gridò Zarathos lanciando una sfera di fuoco.
Hellgate si alzò dalla sedia galleggiando e svanì un attimo prima che la sfera lo colpisse, riapparendo poi alle spalle di Zarathos "Non ho di certo la forza per sconfiggerti... ma tu non puoi nemmeno ferirmi... cosa ne dici di evitare le inutili lotte e giungere ad un'alleanza?"
Prima che Zarathos potesse rispondere, fu spinto a terra da un'esplosione.
Carnage gli planò addossò gettandogli contro degli spuntoni infuocati.
Zarathos toccò con un dito il terreno e un muro di roccia si sollevò a difenderlo.
Astaroth e Astarte fecero per muoversi, ma Blaze, ignorando il dolore alla gamba, saltò addosso al ragazzo, colpendolo al viso con un pugno.
La maschera volò via, mostrando il viso di un giovane con due profondi occhi blu, lasciando contrariato Blaze "È... umano?"
Dan intanto aveva colpito alla nuca Astarte che aveva cercato di soccorrere il compagno "John... cosa facciamo?"
" Se volete sopravvivere... " Threnody fece capolino da dietro una lapide "Venite con me... subito! "

 

*interludio*
"Mi spiace... di averla disturbata per questa stupidaggine..." mormorò Stacy bevendo un sorso di caffè.
La signora Ketch le poggiò una mano sulla spalla "Ti capisco Stacy... anche io, a volte, sogno che i miei figli siano di nuovo qui, nella loro casa... Penso che alzandomi dal letto e scendendo le scale me li troverò davanti..."
"Non è giusto... perché le nostre vite sono state spezzate da questo gioco mistico?" si chiese Stacy "Cosa abbiamo fatto per meritare di perdere i nostri cari..."
La signora aprì il frigorifero e ne tirò fuori gli avanzi di un dolce "È inutile chiedersi il motivo... puoi credere nel destino, o che sia stata una fatalità... ma non cambia le cose e..." la donna stramazzò a terra.
"Signora Ketch!" Stacy corse al suo fianco, calpestando il dolce che finì per sbriciolarsi, le prese il polso la mano, il battito era debolissimo.
Corse al telefono e chiamò un'ambulanza.
*fine interludio*

 

"Lieto di vedervi..." Mefisto accolse Dan e John con un sorriso.
"Cosa vuoi demone puzzolente?" chiese Blaze sorreggendo Dan: il ragazzo era sotto choc e non riusciva nemmeno a reggersi in piedi.
"Pensi che offendere la mia igiene personale risolverà in qualche modo la situazione?" ridacchiò Mefisto "Sono venuto qui semplicemente per recuperare l'anima di Badilino che mi era stata sottratta da Hellgate, tuttavia ho trovato un obiettivo più appetitoso..."
"Si riferisce a Zarathos..." bofonchiò Badilino, incatenato accanto al demone.
"Esatto... Zarathos è mio di diritto..." si sedette su una pietra tombale accavallando le gambe "Avendolo sotto la mia custodia, tutte le anime che ha divorato cadono sotto la mia giurisdizione, andando così a fortificare il mio potere... Tuttavia è sempre stato una creatura pericolosa, difficile da mantenere sotto controllo, per questo fui ben felice di allontanarlo dal mio regno prima fondendolo con Blaze e poi abbandonandolo rinchiuso nel cristallo dell'anima con Centurios nella piccola città di Holly... Quando i figli di mezzanotte ne sigillarono il potere un po' mi rammaricai, però decisi di distogliere le mie mire da lui... avevo troppi pensieri per stare dietro a quella testa calda..." Spostò lo sguardo verso i fuochi della battaglia tra Zarathos e Carnage "Ma mai mi sarei immaginato che uno dei miei rivali cercasse di risvegliarlo..."
"Rivali? Hellgate sarebbe..." farfugliò Dan
"Ah, Hellgate... mi ero dimenticato il nome con cui si celava qui sulla terra..." sogghignò Mefisto "Quello che voi chiamate Anton Hellgate, altro non è che la rappresentazione su questo piano della realtà del demone chiamato Ba’al..."[9]
Blaze strinse i pugni "Ba’al? Hellgate è..."
"Si, si, si! Il demone Ba’al che io stesso intrappolai in un'altra dimensione, è riuscito a creare un costrutto organico tramite cui cercare di porre fine alla sua prigionia..." Mefisto parlava rapidamente, agitando convulsamente le mani in aria "Con Zarathos dalla sua parte, il suo potere aumenterà di molto... Ma fin quando la forza di Zarathos non si risveglierà del tutto, avrete ancora la possibilità di sconfiggerlo..."
"In effetti, anche l'altra volta, al momento della sua rinascita Zarathos era più debole..." constatò Dan "Ma l'unico che può fronteggiarlo è Vendetta! Noi non possiamo più evocare nemmeno il fuoco infernale!"
"Ed è qui che entro in gioco io!" esclamò con voce gioiosa Mefisto "Vi propongo un patto: sconfiggete Zarathos e consegnatemi il cristallo dell'anima, e io lascerò in vita Badilino... Distribuirò tra voi tre il potere di Vendetta e in questo modo potrete tornare ad evocare il fuoco infernale!"
"Puoi davvero farlo?" chiese Blaze.
"In effetti, è stato Mefisto a creare Vendetta... ma il Custode disse che non era stato altro che un tramite per far venire fuori i poteri che giacevano dentro di me..." ricordò Badilino.
"A voi la scelta, Spiriti della Vendetta... Ma fate, in fretta, non avete molto tempo..." rammentò Mefisto.
John, Dan e Badilino si fissarono negli occhi in silenzio per qualche secondo.
"Beh... cosa sarà mai un altro patto con il demonio..." proruppe John.
"Non abbiamo niente da perdere... Non più..." aggiunse Dan.
Badilino si rivolse a Mefisto "Allora.. accettiamo."
Mefisto scoppiò in una lugubre risata e infilò una mano nel petto dell'uomo.
Mentre Badilino gridando per il dolore, passava freneticamente dall'aspetto umano a quello demoniaca e viceversa, il Re degli Inferi trasse fuori dal suo petto un globo fiammeggiante.
"La fiamma nera che ti diede la vita, ora si spezza Vendetta!" proclamò Mefisto, mentre Badilino tornava umano e le catene che lo avvolgevano sparivano "Che questa pira si divida tra voi tre, uomini destinati a governare il fuoco infernale, e che risvegli la forza sopita!"
La sfera si alzò in cielo ed esplose, tre lingue di fuoco scesero sui tre, avvolgendoli e venendo assorbite dai loro corpi.
"È fatta..." gracchiò Mefisto "Spiriti della Vendetta, prestate fede al vostro patto... o le vostre anime saranno mie per sempre!"
E così dicendo svanì in una nuvola di Zolfo con Threnody.
"Ha... funzionato?" chiese Dan.
Blaze puntò il fucile verso un albero e partì una fiammata "A quanto pare si..."
Dan chiuse gli occhi, si concentrò e tra i suoi pugni chiusi apparve una catena. "Il fuoco infernale..."
Badilino osservò le mani che brillavano e iniziavano a fiammeggiare "Andiamo a spaccare il **** a Zarathos..."

Zarathos batté i palmi delle mani e un turbine si alzò travolgendo Carnage, dopo di che gli saltò incontro, piantandogli le mani nel petto
Un calore intenso si sprigionò dal palmo della mano, iniziando a fondere la carne di Kasady, ma anche il collare che teneva al collo.
Carnage poggiò una mano sull'addome del demone e lo trafisse spingendolo in lontananza, poi si alzò e si toccò il collo con le mani "Il... collare distrutto... Sono... libero da Mefisto..." e ridendo saltò verso la cima di un albero "Sono libero di ammazzare tutti!"
"Fermati Verme!" gridò Zarathos lanciando una sfera elettrica alle spalle del folle, carbonizzandolo sul corpo.
"N…o… ero... tornat..." mugugnò Carnage ricadendo a terra, mentre le sue carni si disfacevano e di lui non rimaneva che uno scheletro.
"Complimenti, non è da tutti uccidere una persona già morta..." si congratulò Hellgate "Ma adesso abbiamo altro a cui pensare ora, innanzi tutto devi recuperare il medaglione del potere... anche se quei tre non sono più in grado di usarne il potere, finché lo avranno restano delle potenziali minacce..."
"Dovevi pensarci prima, Hellgate! O dovremo chiamarti Ba’al?!" gridò Blaze giungendo di corsa e sparandogli contro.
Hellgate e Zarathos schivarono l'attacco, ma Michael e Dan gli furono subito addosso.
Badilino portò una mano avanti e lanciò un raggio fiammeggiante contro il demone, ma Zarathos respinse l'attacco con un gesto della mano.
Ketch allungò la catena avvolgendola al collo di Hellgate, trascinandolo a terra *Come diavolo faceva Ghost a usarla con tanta facilità?" si chiese "È pesantissima, e le mani bruciano al solo stringerla..."
Hellgate si liberò della presa della catena e si sollevò in volo "A quando pare sono stato scoperto... e riuscite di nuovo a maneggiare il fuoco infernale... Zarathos, questa è l'occasione per vedere se mi potrai davvero essere utile!" poi notò i corpi privi di sensi di Astaroth e Astarte "Quasi dimenticavo i piccoli..." fece un gesto della mano e i due corpi sparirono, ne fece un altro e sparì anche lui.
Daniel, John e Michael circondarono Zarathos.
"Di nuovo... noi tre e lui..." mormorò Dan.
"Come è giusto che sia!" John sparò di nuovo, mentre Badilino saltava verso Zarathos.
Il demone, occupato a fermare il colpo di Blaze, venne travolto dall'uomo che lo colpì al viso coi suoi pugni fiammeggianti.
Per un attimo, dopo il colpo, il viso di Zarathos divenne quello di Barbara Ketch.
"No! È Barbara! Non le fare del male!" gridò Dan correndogli incontro.
Zarathos allungò una mano e afferrò il viso del ragazzo, sollevandolo in aria.
"Dan!" gridò John puntando il fucile contro il demone, ma prima che potesse muoversi, con un gesto della mano, Zarathos aprì in due il terreno, separando con un muro di lava Blaze e Badilino da se.
Guardò il giovane Ketch "Tu eri Ghost... eri un valido nemico... ma ora, non sei che un pulcino spaventato..." lo lanciò verso contro un albero tanto violentemente che Dan sentì chiaramente un braccio spezzarsi "Non sei nemmeno degno di essermi avversario..."
"Tu... sei Barb?" singhiozzò Dan "Sei tu... ti ho visto..."
"Dan! Quella non è Barb! Ha il suo corpo, ma resta quel demone di Zarathos!" gridò Blaze aldilà del muro di fiamme.
Zarathos si avvicinò al ragazzo e lo colpì con un poderoso calcio allo stomaco "Patetico.. non devo nemmeno usare i miei poteri per ucciderti..."
"Se fosse Ghost, potrebbe resistere..." ringhiò Badilino "Ma ora ha un corpo umano... Dobbiamo Fare qualcosa..." e cosi dicendo iniziò a caricare di energia i pugni.
"Barb... tu sei viva... dimmi che sei viva..." sussurrava Ketch, mentre Zarathos continuava a colpirlo "Così come... anche Jen è viva... Non può... essere stata..." si morse il labbro fino a farlo sanguinare.
Zarathos alzò il pugno, pronto a calare un colpo mortale sulla nuca del ragazzo, quando il muro di lava esplose per il colpo di Badilino, il demone si voltò "Venite... e morite!"
"No! Tu non sei Barbara!" gridò Daniel alzandosi in piedi e, con il braccio buono, allungò la catena verso di lui.
Zarathos si trovò improvvisamente avvolto dalla catena fiammeggiante, impossibilitato in qualsiasi movimento.
"Adesso!" gridò Dan.
Badilino e Blaze attaccarono contemporaneamente Zarathos e attorno al corpo del demone si formò una pira di fuoco infernale.
Insieme alle fiamme, verso il cielo si alzò il grido del demone, mentre il suo corpo veniva divorato dalle fiamme "No! Perché? Perché deve finire così? Io voglio vivere!" per un attimo, tra le fiamme comparve il volto di Barbara, aveva un'espressione serena e nella mente di Dan risuonò una voce "Grazie... noi, ti guardiamo... e siamo orgogliose di te..."
Quando le fiamme si spensero, non erano rimaste che un mucchio d'ossa a terra, su cui svettava il cristallo dell'anima.
Mentre Blaze dava sostegno a Dan, Badilino si avvicinò ai resti "Il suo nuovo corpo è andato distrutto... ma il suo spirito è ancora vivo..." puntò il pugno contro il cristallo "Se lo distruggessi ora..."
"Non manterresti il patto e le vostre anime sarebbero mie..." la voce di Mefisto risuonò nelle orecchie dei presenti, il cristallo si illuminò, si alzò in aria e svanì "Lavorare con voi è stato soddisfacente... spero che si ripeta al più presto...Ah, ah, ah!"
Ad oriente, cominciava a spuntare il sole.
"Questa..." mormorò Dan "È stata la notte più lunga della vita...Ma finalmente... l'alba!"
"Io invece temo... che passerà ancora del tempo, prima della fine della notte..." mormorò Badilino.
"Ci sono molte cose che non ho capito... ma per ora voglio solo riposare!" esclamò Blaze
*Riposare...* Dan fissò il sole socchiudendo gli occhi *Sarà davvero possibile?"

 

*interludio*
"Sembra che non ci fosse nessuno su questa nave, si chiedono come abbia fatto ad arrivare dal Canada senza equipaggio..." fece una guardia all'altra mentre setacciavano la stiva dell'imbarcazione.
Attendeva una risposta dal collega, ma non arrivò, si voltò e vide il corpo dell'uomo a terra privo di vita.
Dal collo grondava copiosamente sangue che si andava addensando in una grossa pozza.
Lasciò cadere la torcia e fece alcuni passi indietro, tremando.
Blackout lo prese alle spalle, sprofondando i canini nella giugulare.
Quando ebbe bevuto a sazietà, lasciò cadere il corpo a terra e si asciugò le labbra con il palmo della mano.
*Fine interludio*

Proxima
******SPIRITI DELLA VENDETTA******
**Resa dei conti**
Gli Spiriti della Vendetta sono rinati, ma un'ombra oscura si allarga sul futuro di Dan Ketch: la sua matrigna di ammala di un male sconosciuto e Blackout torna per distruggere di nuovo ciò che gli è più caro...

 

NOTE DI CARLO

 

Questa è la prima Ultimate Edition di Spiriti della Vendetta ed è stata compilata dal sottoscritto Carlo Monni a causa dell’abbandono di  Xel, ovvero Gianluca Reina, colui che ha avuto l’idea di far rivivere il complesso, a volte confuso, ma sicuramente degno interesse, sottouniverso creato da Howard Mackie, nonché l’autore di questi interessanti episodi che avete appena finito di leggere. Ci voleva del coraggio per accostarsi ai molti misteri disseminati  principalmente da Howard Mackie nelle due serie dedicate a Ghost e John Blaze, di una delle quali questa serie riprende il nome. Questo coraggio lui l’ha avuto e finché è rimasto al timone ha portato a termine egregiamente il suo compito. Quanto a me, mi sono assunto il compito di revisionare queste storie e farne un’Ultimate Edition. La revisione è stata fatta con l’intento di rispettare la storia pensata dall’autore, spero di esserci riuscito

 

Ed ora, eccovi dei chiarimenti su alcuni punti della storia che potrebbero risultare poco chiari:

1)      Il Sangue è una razza segreta (un’altra? Ma quante sono?) che da oltre 20000 anni si oppone al Demone Zarathos e si è eletta a Custode del Medaglione del Potere, i cui pezzi furono dati in perpetua (e spesso ignara) custodia dei membri di due famiglie. Uno dei membri di una di queste famiglie: Noble Kale,  fu trasformato nell’incarnazione del potere del medaglione: Ghost, lo Spirito della Vendetta e condannato a vagare sulla Terra per punire i malvagi (più o meno) usando come corpo ospite quello del primogenito vivente del ramo più antico della famiglia Kale. In virtù del patto fatto da Naomi Kale con Mefisto, il figlio maggiore di questa, John Blaze, non divenne Ghost dopo la madre, ma Mefisto ingannò Naomi e John divenne per breve tempo l’ospite umano di Zarathos e, pertanto, una nuova versione di Ghost, mentre la maledizione ricadde sul fratello più piccolo di John: Dan Ketch. Apparentemente, il prossimo in linea di successione è, probabilmente, la lontana cugina ed attuale compagna di Dan, Jennifer Kale, nota strega

2)      Lilith è la Madre dei Demoni della tradizione semitica ben nota nelle leggende ebraiche, arabe e mesopotamiche in genere, che assieme alla sua demoniaca stirpe i "Lilin" ha fatto il suo debutto Marvel nel crossover tra le testate"Ghost Rider, Spiriti della Vendetta, Morbius, Nightstalkers (tutte, tra l’altro, attualmente chiuse in America) denominato: "L’alba dei Figli della Mezzanotte" e non deve essere confusa con Lilith la figlia di Dracula, che appare regolarmente nella serie MIT "Supernaturals" e presto anche su "La tomba di Dracula". Quest’ultima non è un demone mitologico, ma una vampira, anche se molto particolare.  Ci sarebbero altre cose da dire, ma le scoprirete leggendo i prossimi episodi

Ed ora lascio la parola a Xel riportando pressoché pari pari le sue note  originali agli episodi qui riprodotti, fatte salve alcune modifiche dovuti agli aggiornamenti della situazione rispetto a quando furono scritte. Mi sembra il modo più corretto per rendergli onore, diciamo così. -_^

 

 

NOTE DI XEL

 

Sono riuscito a scrivere Spiriti della Vendetta 1!!! Non ci credo! Amo molto Ghost e ho sempre sofferto per il triste destino (sia in Italia che in America) delle testate dei Midnight Sons... Ho cercato di recuperare in questa serie tutti i personaggi e trame del Ghost e Spirits lasciati in sospeso da Mackie... Avete già rivisto Seer, Custode, il circo Quentin e Deathwatch, e presto si affiancheranno a loro tutti gli altri (e sono tanti) personaggi caduti nel dimenticatoio...

1)      La storia che vi propongo mette al centro l'inedita idea di un Ketch senza Ghost, ma con il fuoco infernale... spero che vi piaccia...

2)      E così finisce il primo ciclo degli Spiriti della Vendetta, con cui ho reintrodotto Dan, Blaze e Badilino nell'universo marvel, con un nuovo status e nuovi poteri...Restano ancora molto punti oscuri da risolvere, Il destino di Jen Kale, i piani di Lilith, le macchinazioni di Hellgate, l'identità di Astaroth e Astarte, il ruolo dei nuovi Caduti... vi assicuro che, uno alla volta, troveranno tutti spazio all'interno di questa serie, ma il primo argomento che mi preme di affrontare è quello di Deathwacht e dei Translord, non prima però di un bel faccia a faccia tra Dan e la sua nemesi più tenace e letale: il vampiro Blackout!
Alla prossima

 

XEL AKA JOJI

 



[1] Steel Wind e Steel Vengeance sono due sorelle che, agli ordini di Centurios, resero per lungo tempo la vita difficile agli Spiriti della Vendetta. Steel Vengeance apparentemente era morta per mano di Centurios, mentre Steel Wind era finita in un carcere governativo dopo aver causato la distruzione del circo Quentin

[2] Dei Translord al momento non si sa niente... è uno dei tanti spunti introdotti da Mackie in Ghost e poi lasciati in sospeso. Deathwacht è un Translord, ma a cosa corrisponde questa carica è al momento un mistero... inutile dire che in questa serie lo spiegherò per bene^^

[3] Avete letto la mini di Ghost, vero?

[4] I Caduti sono apparsi nella saga de “L’assedio delle tenebre e sono un ramo deviato del Sangue che ha prestato giuramento di fedeltà a Zarathos. Patriarca, Metarchius e Ranter sono stati creati in quelle pagine, gli altri Caduti che appaiono in questo e nel prossimo numero sono stati creati ex novo da me.

[5] Frances è la madre Adottiva di Barbara e Dan.

[6] La più grave delle perdite fu la morte di Ghost/Dan… ma si contano altri lutti, come quello del membro del Sangue Foundry, di Imei, la fidanzata di Wong o di Louise Hastings dei Redentori del Darkhold, senza contare la distruzione del Sancta< Sanctorum del Dottor Strange.

[7] Il primo patto tra Badilino e Mefisto risale al quinto numero italiano di Ghost, dove Mefisto trasformò Badilino in Vendetta, risvegliandone il potere latente.

[8] L'incarnazione più oscura del dottor Strange, nata durante l'assedio delle tenebre.

[9] Il demone Ba’al ha fatto qualche enigmatica apparizione nella serie regolare BLAZE, macchiandosi, tra l’altro, del rapimento dei figli di John Blaze.